Massimo di Rigore è partito senza recapito e ha lasciato a me il compito di chiudere questo blog.
Che dire ?
Ho visto farsi largo un nuovo gruppetto capezzato da della Vedova, La Malfa e simili e ho capito con urgenza che ho delle cose più belle e più interessanti da fare che leggere la stampa italiana.
Ma questo pezzo di pera ( lo dice lui che siamo alla frutta) a proposito della norma anti-etc Massimo non ve l'avrebbe fatto mancare:
Ma l'osservazione principale riguarda proprio il concetto di genere. Qui, per fortuna, non è questione di cattolici e laici o di morale o diritto naturale. Qui è questione della natura. Per sapere chi sono e che cosa fanno maschio e femmina, non occorre leggere la Bibbia, basta andare allo zoo. La differenza di sesso si impara così e spesso i genitori così danno la prima educazione sessuale ai bambini. Ora si cambia. Anziché:"Guarda che bella sorellina!", si dirà ai figli qualcosa di simile:"Guarda che bella creatura ti ha portato la cicogna! Da grande, ti dirà lei se è la tua sorellina o il tuo fratellino oppure quel che le pare e piace".Così va il mondo nell'epoca del relativismo.
Perché un intellettuale si compiace (ma si che si compiace, lo si sente gongolare) a raccontarci (a noi lettori di editoriali de La Stampa) una storiella così catastroficamente stupida ?
Perché ci vuole insultare.
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